Buone notizie per il sito medievale di Poggio Castellaccio, nel Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, in Comune di Pratovecchio Stia. Questa località – nei pressi del Passo della Calla – che oggi presenta ruderi ancora ben visibili di insediamenti quasi millenari, è stata infatti ammessa a finanziamento nell’ambito del progetto “Bellezz@ – Recuperiamo i luoghi culturali dimenticati”. Lo comunica il Sindaco di Pratovecchio Stia Nicolò Caleri, precisando che “Il Governo ha finanziato con un importo di 30.000 euro il progetto che avevamo presentato sul recupero di Poggio Castellaccio. Voglio ringraziare l’assessore alla Cultura Francesco Trenti per la stesura del progetto, che è stato molto apprezzato visto che sono stati finanziati in tutta Italia 273 progetti su 7.540 richieste, e in Toscana sono rimasti fuori progetti su beni di grande prestigio. Un ringraziamento anche al presidente dell’Ente Parco Luca Santini e ad Alfredo Bresciani dell’Unione dei Comuni Montani del Casentino, forti sostenitori del progetto. Per noi questo è un fatto che ci dimostra nuovamente che se sui bandi ci si lavora con serietà e volontà, i risultati arrivano”.
Il recupero di Poggio Castellaccio coinvolge l’Unione dei Comuni (Servizio Gestione Patrimonio Forestale e EcoMuseo del Casentino), l’Ente Parco e la Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio di Siena, Grosseto e Arezzo. Come specifica l’assessore alla Cultura Francesco Trenti, “Il contesto interessato dal progetto è un’area di antica presenza dei conti Guidi, caratterizzata dal passaggio della via che congiungeva Casentino e valle del Bidente, in Romagna, tramite il Passo della Calla, viabilità controllata nel primo tratto toscano dal castello di Papiano-Urbech: lo studio e il recupero di Poggio Castellaccio sarà dunque utile ad ampliare la conoscenza dell’area, oltre che a risolvere la complessa interpretazione dei resti stessi, se si trattino cioè di un semplice castello di controllo o, con ben altro fascino o significato, del Monastero di San Salvatore a Baselica, primo nucleo dell’attuale Monastero camaldolese di Pratovecchio. La zona è stata inoltre interessata dalle azioni belliche nell’ambito delle attività lungo la Linea Gotica, come testimonia la postazione tedesca per mitragliatrici, un unicum nel panorama casentinese”.
Caleri conclude estendendo la sua soddisfazione anche agli altri progetti finanziati nell’anno appena concluso. “Nel 2017 hanno conseguito i finanziamenti previsti i progetti di vario genere: per via Vittorio Veneto (25.000 euro), per il progetto Casentino Valle degli Etruschi insieme ai Comuni di Bibbiena e Castel Focognano, (6.000 euro), per la videosorveglianza (15.000 euro) e per i contratti di fiume (23.000 euro). In tutto 100.000 euro solo nel 2017, un riconoscimento per la capacità progettuale che in futuro sarà sempre più la chiave per ottenere sostegni economici in tempi in cui di risorse negli Enti pubblici ne circolano poche”.

Poppi, 19 gennaio 2018.

Unione dei Comuni Montani del Casentino – Ufficio Stampa (334-6520531)

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