Inizieranno immediatamente alla Residenza Sanitaria Assistita di Strada in Casentino i lavori necessari al ripristino di tutte le condizioni di sicurezza in base alle prescrizioni fornite dai Vigili del Fuoco dopo l’intervento di sabato scorso. Lavori che si prevede possano concludersi in un paio di giorni, dato che si tratta sostanzialmente di migliorare l’aerazione dei locali adibiti a cucina, e che già è stato deciso che cosa fare e chi deve farlo.
Lo confermano per l’Unione dei Comuni Montani del Casentino Eleonora Ducci, Assessore alle Politiche Sociali, e Daniela Nocentini, responsabile del settore. “Dopo che sabato pomeriggio tutto è tornato nella normalità, abbiamo concordato con il Vicesindaco Antonio Fani e con la cooperativa che lavora nella struttura gli interventi da effettuare, che iniziano già stamattina”, dice la Ducci. “Ci tengo a precisare come nel momento dell’emergenza tutti abbiano svolto il loro compito per evitare spiacevoli conseguenze agli ospiti: gli operatori hanno messo subito in sicurezza gli anziani, la cooperativa ha predisposto la soluzione alternativa per i pasti visto che al momento non può essere usata la cucina, il personale del 118 e la Asl hanno verificato che non fosse a rischio la salute degli ospiti, i Vigili del Fuoco ci hanno indicato come intervenire; quello che all’inizio sembrava poter sfociare in un dramma ha richiesto in pratica qualche visita di controllo e poche ore di comprensibile apprensione, poi tutto è tornato nella norma”.
“Fa piacere constatare che il sistema emergenza ha funzionato con competenza e tempestività”, conclude il Vicesindaco di Castel San Niccolò Antonio Fani – ma quando mi sono sentito chiamare dalla Protezione Civile Nazionale e chiedere di cosa avessimo bisogno per sistemare gli anziani evacuati, ho capito che il livello di allarme era inutilmente salito troppo, e ciò a causa della fuga di notizie inesatte ed incontrollate messe in circolazione, visto che mai si è neanche paventata la possibilità di una evacuazione fra i vari tecnici presenti sul posto. Per questo, il mio comportamento istintivo del momento che ha portato alla denuncia ai Carabinieri, è risultato quanto mai giustificato: non si tratta di crocifiggere nessuno, ma di evitare che in simili situazioni si verifichino atteggiamenti di vero sciacallaggio mediatico. Si sono scomodati termini come panico, sfollamento, odissea, per un problema risolto in tempi molto brevi, perché per fortuna non era successo niente che richiedesse altro se non dei semplici controlli sanitari, risultati poi negativi. Ora l’importante è guardare avanti, fare subito le opere richieste per la riapertura della cucina, ottenere le certificazioni previste e poi tutto tornerà come prima, grazie al lavoro di tutti”.
Poppi, 15 gennaio 2018.
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