- MODALITÀ DI VOTO NEL COMUNE DI TEMPORANEO DOMICILIO
In occasione dei Referendum abrogativi di domenica 8 e lunedì 9 giugno 2025, gli elettori che si trovano, per motivi di studio, lavoro o cure mediche, per un periodo di almeno tre mesi nel quale ricade la data del referendum, in un comune al di fuori della propria provincia di residenza, potranno votare “fuori sede” presso il comune di temporaneo domicilio.
Per poter esercitare il voto “fuori sede”, gli elettori dovranno presentare, entro il termine di Domenica 4 Maggio 2025, apposita domanda compilata (scaricabile in questa pagina) all’Ufficio Elettorale del Comune di temporaneo domicilio.
Nella domanda devono essere indicati l’indirizzo completo del domicilio temporaneo e, se possibile, un indirizzo di posta elettronica.
Alla domanda dovrà essere allegata:
1) Copia del documento di identità;
2) Copia della tessera elettorale;
3) Certificazione o altra documentazione attestante la condizione di elettore fuori sede (per motivi di studio, lavoro o cure mediche) e la durata del domicilio temporaneo (almeno tre mesi). - OPZIONE PER GLI ITALIANI ALL’ESTERO
Con decreti del Presidente della Repubblica, pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale del 31/03/2025, è stata fissata per le giornate dell’8 e del 9 giugno 2025 la data dei cinque referendum abrogativi ex art. 75 della Costituzione.
I cittadini e le cittadine italiani/e residenti all’estero, regolarmente iscritti/e in AIRE e nelle liste elettorali, possono votare per corrispondenza, ricevendo il plico elettorale al proprio indirizzo di residenza dall’Ufficio consolare competente.
In alternativa, gli interessati possono votare in Italia presentando l’apposito modulo all’Ufficio consolare operante nella propria circoscrizione di residenza entro il 10 aprile 2025, con la possibilità revocare tale opzione con medesimi termini e modalità.
Il modulo per la richiesta è disponibile presso i Consolati o allegato alla seguente comunicazione.
Se si sceglie di rientrare in Italia per votare, non è previsto alcun tipo di rimborso per le spese di viaggio sostenute, ma solo agevolazioni tariffarie all’interno del territorio italiano.